Passa ai contenuti principali

Libertà di poter richiedere il trasferimento in Italia già dopo un anno di studio di medicina all'estero, tipo progetto Erasmus medicina.

Tutor Medicina è una società esperta nei bandi di trasferimento delle università di medicina italiane che grazie alla Comunità Europea sono aperti a tutti gli studenti che studiano in Europa, pertanto lo studente italiano è libero nel richiedere il trasferimento nelle università italiane anche se studia all’estero.

Tutor Medicina è costantemente in contatto con tutte le segreterie delle oltre 44 università di medicina pubbliche e private dislocate sul territorio italiano al fine di dare agli studenti una concreta possibilità di mobilità a livello europeo.

Grazie al Processo di Bologna, al quale partecipano attualmente 46 paesi europei, si è stabilita la grande opportunità per gli studenti di continuare i propri studi di Medicina in un altro paese europeo, "lo studente Italiano ha gli stessi diritti e garanzie in ogni Paese UE".

Il Processo di Bologna è un processo di riforma a carattere europeo che si propone di realizzare uno Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore.

L'obiettivo perseguito è che i sistemi di istruzione superiore dei paesi partecipanti e le singole istituzioni siano organizzati in maniera tale da garantire:

Promozione della mobilità mediante la rimozione degli ostacoli al pieno esercizio della libera circolazione con particolare attenzione a:

  • per gli studenti, all'accesso alle opportunità di studio e formazione ed ai correlati servizi;
  • per docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo, al riconoscimento e alla valorizzazione dei periodi di ricerca, didattica e tirocinio svolti in contesto europeo, senza pregiudizio per i diritti acquisiti

Inoltre l’Articolo 149 del Trattato che istituisce la Comunità europea rafforza ancora di più la mobilità e il riconoscimento dei periodi di studio all’estero:

Articolo 149:
“a favorire la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promuovendo tra l'altro il riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio” La vostra libertà è fondamentale. Gli studenti si devono sentire liberi di poter tornare quando si vuole nel proprio paese senza perdere il percorso universitario svolto.

Ma in che senso sono libero di poter tornare?

Gli studenti in qualsiasi momento possono partecipare ai bandi di trasferimento che le università emanano. Quindi anche se sono uno studente che studia all'estero posso partecipare a qualsiasi bando in qualsiasi paese.

Basta compilare i documenti di trasferimento, con gli esami appena svolti ed i relativi voti ricevuti. Successivamente l’università selezionata esaminerà le pratiche e farà una classifica dei più meritevoli. Ciò non toglie che puoi fare più domande di trasferimento contemporaneamente ed in seguito sarai tu poi a scegliere in quale trasferiti.

Non preoccuparti, Tutor Medicina ti aiuterà passo passo in tutto il processo di trasferimento.

Nel caso dell’Italia ogni anno ci sono circa 40/44 bandi di trasferimento, uno per ogni università. Questo perché ogni università, ogni anno, perde studenti per i più svariati motivi: (alcuni studenti si rendono conto che l’università non fa per loro, altri invece cambiano facoltà; altri iniziano a lavorare in altri settori etc.)

Ad esempio, se nel primo anno sono entrati 10.000 studenti con il test nazionale al I° anno nelle università di medicina, l’anno dopo saranno diventati 9000, circa 1.000 in meno!

Le Università hanno forte interesse ad essere saturi e quindi riempire completamente i posti vacanti, per questo motivo organizzano OGNI ANNO dei bandi di rientro.

La cosa incredibile è che questi posti sono utilizzabili solo dagli studenti che studiano all’estero perché essendo posti vuoti che derivano da abbandoni del corso di laurea, nessuno ha i requisiti in Italia per passare direttamente ad un anno successivo.

Per farvi capire meglio, se i posti al primo anno in Italia sono 10.000 e al secondo anno ne arrivano solo 9000, i 1000 che mancano nelle classi seconde chi li può colmare?

Solo chi studia all’estero, che dopo un anno chiede di rientrare in Italia al secondo, giusto?